ERIDANO – ERIDANI – ERI ( parte settentrionale )
Eridano è il nome dato a una grande costellazione dell'emisfero celeste australe, costituita da una sinuosa linea di stelle non molto luminose; infatti nell' atlante del cielo tratteremo soltanto la parte di costellazione visibile dalle nostre latitudini, la parte più a sud non è mai visibile. Si tratta di una vasta costellazione, che si estende specialmente in declinazione, partendo dall'equatore celeste e spingendosi a sud fino oltre l'orizzonte meridionale di gran parte delle regioni dell'emisfero boreale. L'area ricoperta da questa costellazione si può individuare facilmente, essendo tutta quella parte di cielo posta a sud-ovest di Orione. Molto più semplice l'osservazione dall'emisfero australe, grazie anche al fatto che Achernar è circumpolare in gran parte di quell'emisfero. Il periodo migliore per osservare Eridano ricade tra i mesi di novembre e marzo, quindi la si considera una costellazione invernale. La sorgente del fiume è indicata dalla stella Cursa, ai piedi di Orione; si snoda poi verso sud, compiendo diverse anse via via sempre più strette man mano che si scende verso meridione seguendo varie concatenazioni di stelle deboli. Compie l'ultima ansa in corrispondenza della stella Acamar (dove anticamente veniva indicata la fine della costellazione) e termina infine con la brillante e isolata Achernar. Questa stella anticamente non era nota, poiché a causa della precessione degli equinozi si trovava molto più a sud (4000 anni fa era addirittura la "Stella Polare" australe). Acamar, che in antichità si trovava molto bassa sull'orizzonte all'epoca di Tolomeo, era considerata in pratica l'ultima stella nota in quella direzione, sotto la quale non erano noti altri astri. Eridano contiene un centinaio di stelle visibili a occhio nudo, ma a parte Achernar, sono tutte sotto la terza magnitudine. Anche presso gli egizi ritroviamo questa costellazione, che però rappresenta, com'è logico, non il Po ma il Nilo. Confina a nord con : Balena, Toro, Orione; a est con : Orione, Lepre, Bulino, Orologio; a sud con : Idra Maschio; a ovest con : Fenice, Fornace, Balena.
MITOLOGIA
Nella mitologia il fiume Eridano è protagonista della storia di Fetonte, figlio del dio del Sole, Elio, che implorò affinché gli facesse attraversare il cielo alla guida del suo carro. Elio accondiscese alla richiesta con riluttanza, ma avvertì il figlio dei pericoli che correva. «Nell'attraversare il cielo segui il percorso che troverai segnato dalle mie ruote», gli consigliò. Quando l'alba spalancò le porte dell'est, Fetonte montò pieno d'entusiasmo sul carro dorato ornato di gemme scintillanti del dio del Sole, senza sapere in che guaio si stava cacciando. I quattro cavalli notarono immediatamente la leggerezza del carro e le mani diverse che tenevano le redini e si lanciarono in avanti, allontanandosi dalla strada battuta, con il carro che sobbalzava come fosse una nave che non riusciva a stare in equilibrio. Anche se Fetonte avesse saputo quale era il percorso da seguire, non aveva l'abilità e la forza per controllare le redini. Il tiro galoppò verso nord, e per la prima volta le stelle del Gran Carro si riscaldarono e il Dragone, che fino a quel momento era stato inerte per il freddo, per il gran caldo sudò abbondantemente e ringhiò furiosamente. Guardando verso la Terra da quelle altezze vertiginose, il povero Fetonte terrorizzato impallidì e le ginocchia cominciarono a tremargli per la paura. Alla fine vide la costellazione dello Scorpione con le enormi tenaglie tese verso di lui e la coda velenosa sollevata, pronta a colpire. Il giovane mollò le redini e i cavalli galopparono via incontrollati. Il carro puntò verso il basso e la Terra prese fuoco. Avvolto dal fumo, Fetonte fu trascinato dai cavalli, senza sapere dove fosse. Fu allora, dicono i mitologi, che la Libia divenne un deserto, la pelle degli Etiopi si colorò di scuro e i mari si prosciugarono. Per porre fine a quelle catastrofi, Zeus abbatté Fetonte con la folgore. Con i capelli che grondavano fuoco, il giovane precipitò nell'Eridano come una stella cadente. Qualche tempo dopo, quando gli Argonauti risalirono il fiume, trovarono il suo corpo che ancora bruciava ed emanava nuvole di vapore dall'odore nauseabondo che soffocavano e uccidevano gli uccelli.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Beta eridani Cursa A3 2,78 89
Gamma - Zaurak M1 2,97 221
Delta - Rana K0 3,52 29
Tau 4 - Liberfluus M3 3,70 258
Epsilon - Sadira K2 3,72 10
Upsilon 2 - Beemin G8 3,81 209
Eta - Azha K1 3,89 133
Ni - - B2 3,93 586
Mu - - B5 4,01 532
Omicron 1 - Beid F2 4,04 125
Tau 3 - - A4 4,08 86
Tau 6 - - F3 4,22 58
Lambda - - B2 4,25 1753
Tau 5 - - B9 4,26 296
Omega - - A9 4,36 227
Pi - - M1 4,43 497
Tau 1 - - F5 4,47 46
Upsilon 1 - Theemin K0 4,49 124
Tau 9 - - A- 4,62 331
Tau 8 - - B5 4,64 385
Tau 2 - Angetenar K0 4,76 183
Zeta - Zibal A5 4,80 120
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Tau 4 eridani 3,69 9,8 5,7 rosso - bianco
32 - 4,79 6,14 6,8 giallo – bianco
39 - 4,87 8,6 6,4 arancio – giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 1187 Galassia 10,7 5,5 x 4,1 72000000
NGC 1232 - 10,1 7,4 x 6,5 59000000
NGC 1300 - 10,5 6,2 x 4,1 69000000
NGC 1332 - 10,4 4,7 x 1,4 108000000
NGC 1395 - 10,0 5,9 x 4,5 52000000
NGC 1407 - 10,1 4,6 x 4,3 68000000
IC 2118 - - 180 x 60 685 Testa di strega