CAPRICORNO – CAPRICORNI – CAP
Il Capricorno è una costellazione dello zodiaco, viene attraversata dal Sole fra fine gennaio e metà febbraio. La costellazione dà il nome al Tropico del Capricorno, ossia la latitudine terrestre in cui il Sole è in posizione verticale a mezzogiorno il giorno del solstizio d'estate australe (il solstizio d'inverno boreale); ai tempi degli antichi Greci a quella data il Sole si trovava in direzione del Capricorno, ma l'oscillazione della Terra sul suo asse, la precessione degli equinozi, ha spostato il punto del solstizio in direzione del Sagittario. Questa costellazione è la più piccola fra quelle dello zodiaco, nonché una delle più deboli dopo i Pesci e il Cancro; tuttavia, le sue stelle più appariscenti si dispongono a formare un triangolo facile da riconoscere anche in cieli non troppo bui. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va dalla metà dell'estate fino alla metà dell'autunno. Confina a nord con : Aquila e Acquario, a est con : Acquario; a sud con : Pesce Australe e Microscopio; a ovest con : Sagittario.
MITOLOGIA
Secondo la mitologia la costellazione si identificava con Pan, dio della campagna che aveva corna e zampe di capra. Pan, una creatura giocosa di natali incerti, passava gran parte del suo tempo a caccia di donne o sonnecchiando. Riusciva a spaventare la gente grazie al suo grido particolarmente forte, da cui ebbe origine la parola «panico». Uno dei suoi figli fu Croto, che s'identifica con la costellazione del Sagittario. Il tentativo di Pan di sedurre la ninfa Siringe fallì quando quella si trasformò in un mucchio di canne. Mentre lui teneva strette a sé le canne il vento soffiò fra di esse, producendo un suono incantevole. Pan scelse alcune di quelle canne di misura diversa e le unì una all'altra con la cera formando il famoso flauto di Pan, detta anche siringa. Per due volte Pan portò soccorso agli dei. Durante la lotta degli dei contro i Titani egli soffiò in una conchiglia contribuendo alla fuga dei nemici. In un'occasione posteriore Pan urlò agli dei che si stava avvicinando il mostro Tefeo, mandato contro di loro dalla Madre Terra (Gea). Su suggerimento di Pan gli dei si trasformarono in animali per ingannare il mostro. Lo stesso Pan si rifugiò in un fiume, trasformando in pesce la parte inferiore del suo corpo. Zeus lottò con Tefeo, ma il mostro riuscì a strappare i nervi dalle mani e dalle gambe del dio, lasciandolo azzoppato. Ermes e Pan glieli restituirono, permettendogli di riprendere l'inseguimento di Tefeo. Zeus lo fermò con la sua folgore e alla fine lo seppellì sotto il Monte Etna, in Sicilia, che, a causa del respiro del mostro, continua a vomitare fuoco. Per ringraziarlo dei suoi servigi, Zeus sistemò l'immagine di Pan nel cielo come costellazione del Capricorno.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Delta capricorni Deneb Algedi A5 2,85 39
Beta - Dabih A5 3,05 344
Alfa 2 - Algedi G6 3,58 109
Gamma - Nashira A7 3,69 139
Zeta - Marakk G4 3,77 398
Theta - Dorsum A1 4,08 158
Omega - Baten Algedi K4 4,12 628
Psi - - F5 4,13 48
Epsilon - Kastra B3 4,51 663
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Alfa capricorni 3,56 4,24 377,7 arancio – giallo
Sigma - 5,28 8,8 56,5 arancio
Omicron - 5,94 6,74 21,9 bianco - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M30 Ammasso Globulare 7,4 12 26100
CANI DA CACCIA – CANUM VENATICORUM – CVN
I Cani da Caccia, è una piccola costellazione visibile da gennaio a settembre, rientrando nel gruppo di quelle primaverili e nota talvolta anche come I Levrieri). L'astronomo polacco Johannes Hevelius formò questa costellazione nel 1687 con stelle che precedentemente erano state considerate facenti parte dell'Orsa Maggiore. I Cani da Caccia sono due cani che il Boote tiene al guinzaglio e che tentano di attaccare alle zampe l'Orsa Maggiore. Il cane più meridionale è rappresentato dalle due stelle più brillanti della costellazione, Alfa e Beta dei Cani da Caccia. La costellazione si individua con facilità, trovandosi poco a sud della coda dell'Orsa Maggiore (il "timone" del Grande Carro). Confina a nord con : Orsa Maggiore; a est con : Boote; a sud con : Boote e Chioma di Berenice; a ovest con : Orsa maggiore.
MITOLOGIA
La costellazione risale alla fine del Seicento. Hevelius diede alla stella più brillante il nome Cor Caroli, il "Cuore di Carlo"; questo appellativo le fu dato da Sir Charles Scarborough, medico alla corte del Re Carlo II. Scarborough sostenne che la stella brillò di una luce particolarmente intensa la notte del 29 maggio 1660, quella in cui Carlo II ritornò a Londra in seguito alla Restaurazione della Monarchia.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa canum venaticorum Cor Caroli A0 2,89 110
Beta - Chara G0 4,24 27
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
2 canum venaticorum 5,66 8,77 11,4 rosso – giallo
Cor Caroli - 2,89 5,60 19,4 bianco - verde
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 106 Galassia 8,4 18,6 x 7,2 23000000
NGC 4631 - 9,1 15,5 x 2,7 12000000
M 94 - 9,1 11,2 x 9,1 16000000
M63 - 9,3 10,0 x 6,0 37000000 Girasole
M 51 - 9,0 11,2 x 6,9 31000000 Vortice
M3 Ammasso Globulare 6,2 18 33900
CANE MAGGIORE – CANIS MAJORIS – CMA
Il Cane Maggiore è una costellazione invernale facilmente individuabile alla sinistra di Orione. Secondo il mito assieme al Cane Minore rappresenta uno dei due cani che seguono il cacciatore Orione. Il Cane Maggiore contiene la stella più brillante al cielo notturno, Sirio, costituente il vertice meridionale del Triangolo Invernale. Il Cane Maggiore è visibile nel cielo serale nei mesi compresi fra dicembre e aprile, coincidenti nell'emisfero boreale al periodo dell'inverno e della primavera. Per individuare Sirio, qualora la sua elevata luminosità non fosse sufficiente, si può sfruttare un asterismo molto noto e immediatamente riconoscibile: la Cintura di Orione. Prolungando verso sud-est la linea ideale che unisce le tre stelle della cintura si incontra Sirio; la stella è inoltre riconoscibile perché costituisce il vertice meridionale di un altro grande asterismo, noto nell'emisfero boreale col nome di Triangolo invernale, formato, oltre a Sirio, dalle brillanti stelle Procione (α Canis Minoris) e Betelgeuse, la rossa α Orionis. Il resto della costellazione si estende a sud di Sirio, seguendo parallelamente la linea della Via Lattea australe, fino agli oltre 30° di declinazione sud. La parte meridionale della costellazione contiene dei campi stellari particolarmente ricchi, ben visibili in parte anche ad occhio nudo. Confina a nord con : Unicorno; a est con :Poppa; a sud con : Poppa e Colomba; a ovest con : Colomba e Lepre.
MITOLOGIA
Secondo la tradizione, questa costellazione rappresenta Lelapo, un cane tanto veloce che nessuna preda riusciva a sfuggirgli. Questo cane ebbe un lungo elenco di proprietari, una dei quali fu Procri, figlia del Re Eretteo di Atene e moglie di Cefalo, ma i resoconti di come sia venuta in possesso dell'animale non sono unanimi. Secondo una versione il cane le fu dato da Artemide, dea della caccia; ma una storia più verosimile dice che Lelapo è il cane dato da Zeus a Europa e dal cui figlio Minosse, Re di Creta, fu passato a Procri. Insieme al cane le fu dato un giavellotto che non mancava mai il bersaglio; questo si dimostrò un regalo sfortunato, poiché fu con esso che il marito Cefalo l'uccise accidentalmente durante una partita di caccia. Cefalo ereditò il cane e se lo portò dietro a Tebe (nella Beozia, a nord di Atene) dove una volpe malvagia stava devastando la campagna. La volpe era tanto veloce da apparire destinata a non essere mai catturata. Tuttavia il cane da caccia Lelapo era destinato ad acchiappare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Scattarono tanto veloci che era difficile persino seguirli con gli occhi. Ci fu un attimo in cui sembrò che il cane fosse riuscito a stringere la sua preda fra le ganasce, ma se le ritrovò piene d'aria mentre la volpe riprendeva a correre con rinnovata energia. Era un paradosso senza possibilità di soluzione e allora Zeus tramutò entrambi in pietre, e sistemò il cane in cielo come il Cane Maggiore, senza la volpe.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa canis majoris Sirio A0 -1,44 8,8
Epsilon - Adhara B2 1,50 431
Delta - Wezen F8 1,83 1791
Beta - Murzim B1 1,98 499
Eta - Aludra B5 2,45 3196
Zeta - Furud B2,5 3,02 336
Omicron 2 - Menkelb Posterior B3 3,02 2567
Gamma - Muliphein B8 4,11 402
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Nu 1 canis majoris 5,70 7,65 17,4 arancio – bianco
Sirio - -1,44 8,50 11,5 azzurro – bianco
Mu - 5,10 7,6 2,8 giallo – bianco
HD 46547 - 5,69 8,70 24,7 azzurro - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M41 Ammasso Aperto 4,5 38 2350 Piccolo Presepe
NGC 2354 Ammasso Aperto 6,5 20 13320 -
NGC 2360 Ammasso Aperto 7,2 10 6152 -
NGC 2362 Ammasso Aperto 3,8 8 4350 -
CANE MINORE – CANIS MINORIS – CMI
Il Cane Minore è una piccola costellazione visibile in inverno nel periodo compreso fra dicembre e maggio; consiste principalmente di due stelle, Procione e Gomeisa. Procione è una delle stelle più vicine al sistema solare e con la sua magnitudine apparente pari a 0,38, è l'ottava stella più luminosa del cielo notturno e costituisce il vertice nordorientale dell'asterismo del Triangolo Invernale; ciò rende la costellazione, nonostante le sue piccole dimensioni, immediatamente individuabile anche dalle aree urbane più popolate. Procione significa letteralmente "prima del cane" in Greco, perché nell'emisfero boreale sorge prima della Stella del Cane, Sirio (che fa parte del Cane Maggiore). Confina a nord con : Unicorno; a est con : Poppa; a sud con : Poppa e Colomba; a ovest con : Colomba e Lepre.
MITOLOGIA
Secondo un'antica leggenda originaria dell'Attica (la regione intorno ad Atene), raccontata dal mitografo Igino, la costellazione rappresenta Mera, il cane di Icario, l'uomo cui il dio Dioniso insegnò per primo a fare il vino. Quando Icario lo fece assaggiare ad alcuni pastori, essi si ubriacarono quasi immediatamente. Credendo che Icario li avesse avvelenati, lo uccisero. Il cane Mera corse ululando dalla figlia di Icario, Erigone, le prese le vesti tra i denti e la tirò fino al luogo dove giaceva il padre morto. Sia Erigone che il cane si suicidarono accanto al corpo di Icario. Zeus pose le loro immagini fra le stelle a memoria dell'evento sfortunato.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa canis minoris Procione F5 0,38 11
Beta - Gomeisa B8 2,89 170
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Procione canis majoris 0,38 10,8 5,1 giallo – bianco
CANCRO - CANCRI – CNC
Il Cancro è una costellazione invernale e una delle dodici costellazioni dello zodiaco. E' visibile da dicembre fino a maggio e nonostante sia una costellazione di dimensioni medie, è poco luminoso ed effettivamente non assomiglia a un granchio. La costellazione dà il nome al Tropico del Cancro, ossia la latitudine terrestre in cui il Sole è in posizione verticale a mezzogiorno il giorno del solstizio d'estate boreale; ai tempi degli antichi Greci a quella data il Sole si trovava tra le stelle del Cancro, ma l'oscillazione della Terra sul suo asse, la precessione degli equinozi, ha spostato il punto del solstizio d'estate sul confine tra i Gemelli e il Toro. Ciò che in realtà spicca notevolmente osservando la costellazione sotto un cielo buio è la grossa macchia chiara e nebbiosa situata al suo centro, che corrisponde a un ammasso aperto tra i più luminosi del cielo, noto come Presepe; quest'ammasso di fatto appare più appariscente delle stelle che compongono la costellazione stessa. Confina a nord con : Lince; a est con : Leone; a sud con : Idra; a ovest con : Cane Minore e Gemelli.
MITOLOGIA
Il granchio è un personaggio minore in una delle fatiche di Eracle (il nome greco di Ercole). Mentre Eracle lottava contro il mostro dalle molte teste di nome Idra nella palude vicino a Lerna, il granchio emerse dalla melma e partecipò all'attacco mordendo il piede dell'eroe che lo calpestò furiosamente riducendolo in poltiglia. Si dice che per questo suo modesto contributo alla storia, la dea Era, nemica di Eracle, gli abbia riservato un posto fra le stelle dello zodiaco.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Beta cancri Altarf K4 3,53 290
Delta - Asellus Australis K0 3,94 136
Iota - Decapoda G8 4,03 298
Alfa - Acubens A5 4,26 173
Gamma - Asellus Borealis A1 4,66 158
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Zeta cancri 5,05 6,20 5,9 giallo – giallo
Iota - 4,02 6,57 30,0 giallo – arancio
66 - 5,9 8,3 4,6 bianco – bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M44 Ammasso Aperto 3,1 95 593 Presepe
M67 Ammasso Aperto 6,1 30 2817