LINCE – LYNCIS – LYN
La Lince occupa una regione di cielo ad est dell'Auriga particolarmente oscura e priva di stelle appariscenti, esattamente come la vicina costellazione della Giraffa; la sua individuazione è così possibile solo sotto un cielo buio e non inquinato. L'unica stella appariscente è la α Lyncis, di magnitudine 3,1, che però si trova sul bordo sudorientale della costellazione, ai confini con il Cancro e col Leone; le restanti sono di quarta e quinta grandezza. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di novembre e maggio; dall'emisfero nord è ben osservabile e si presenta allo zenit nelle notti del tardo inverno da tutta la fascia temperata, da cui si presenta pure in parte circumpolare. Confina a nord con : Giraffa, Orsa Maggiore; a est con : Orsa Maggiore, Leone Minore; a sud con : Cancro, Gemelli; a ovest con : Auriga, Giraffa.
MITOLOGIA
Non esiste una storia legata alla mitologia per questa costellazione, si tratta di una debole costellazione settentrionale introdotta nel XVII secolo dall'astronomo polacco Johannes Hevelius. Il suo nome deriva dal fatto che occorrono gli occhi di una lince per vederla.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa lyncis Elvashak K7 3,14 222
38 - Maculosa A1 3,82 122
10 Uma - - F5 3,96 54
31 - Alsciaukat K5 4,25 389
15 - - G5 4,35 170
2 - - A2 4,44 149
21 - - A1 4,61 249
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
12 lyncis AB 5,37 5,95 1,7 bianco – bianco
12 - AB-C 4,87 7,1 8,7 bianco – arancio
19 - 5,45 6,53 15,1 bianco – bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 2683 Galassia 9,6 9,3 x 2,2 25000000
LEPRE – LEPORIS – LEP
La Lepre è una costellazione meridionale piccola ma piuttosto appariscente, che si trova subito sotto Orione, e forse rappresenta la lepre che egli sta cacciando. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e aprile; dall'emisfero nord è una delle figure minori più caratteristiche del cielo stellato invernale. Confina a nord con : Eridano, Orione, Unicorno; a est con : Cane Maggiore; a sud con : Colomba, Bulino; a ovest con : Eridano.
MITOLOGIA
Non esiste una storia legata alla mitologia per questa piccola costellazione anche se era già stata inserita nelle 48 costellazioni catalogate da Tolomeo nel suo Almagesto. Sembra che rappresenti la lepre che il grande cacciatore Orione sta cacciando.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa leporis Arneb F0 2,58 1283
Beta - Nihal G5 2,84 160
Epsilon - Sasin K4 3,19 213
Mu - Neshmet B9 3,29 184
Zeta - - A2 3,55 70
Gamma - - F7 3,59 29
Eta - - F1 3,71 49
Delta - - G8 3,76 112
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Kappa leporis 4,45 7,1 2,6 bianco – bianco
HD 35162 - 5,06 6,6 3,1 giallo - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 79 Amm. Globulare 7,7 8,7 42000
NGC 1964 Galassia 10,9 5,6 x 2,1 50000000
LEONE – LEONIS – LEO
Il Leone è una grande costellazione osservabile nei mesi fra dicembre e giugno, quindi la si può considerare una costellazione primaverile nell'emisfero boreale. La sua presenza ad est dopo il tramonto indica infatti l'arrivo della primavera. Le sue stelle principali formano un grande trapezio, al quale è connesso un famoso asterismo, noto come "La Falce", composto da Regolo, η Leonis e Algieba, assieme alle stelle più deboli Adhafera (ζ Leonis), Ras Elased Borealis (μ Leonis) e Ras Elased Australis (ε Leonis). Anticamente la costellazione era più estesa: la parte della testa comprendeva la parte settentrionale del Cancro e della Lince, mentre la parte terminale della coda era rappresentata dalla famosa chioma di stelle che ora fa parte della costellazione della Chioma di Berenice. La stella principale è Regolo, una stella azzurra di prima grandezza, l'unica così luminosa a trovarsi ad appena 0,5° dall'eclittica; frequentemente la si può osservare in coppia con dei pianeti, in rari casi persino in congiunzione con essi, ed è frequentemente occultata dalla Luna. Assieme a Aldebaran, Antares e Fomalhaut forma il quartetto di stelle note in antichità come "le stelle regali". Confina a nord con : Leone Minore, Orsa Maggiore; a est con : Chioma di Berenice, Vergine; a sud con : Tazza, Sestante, Idra; a ovest con : Cancro.
MITOLOGIA
La storia mitologica, ci racconta che il leone Nemeo, venne sconfitto da Ercole nella prima delle sue dodici fatiche. Nemea è una città da qualche parte a sud est di Corinto. Colà il leone viveva in una caverna con due aperture dalla quale usciva per uccidere gli abitanti del luogo, che diminuivano a vista d'occhio. Il fortissimo e ferocissimo leone era un vero flagello, perché sterminava greggi e sbranava uomini. Era una bestia invulnerabile di incerti natali; correvano voci che fosse stato generato dal cane Ortro, ma anche che fosse figlio del mostro Tifone e persino che i suoi genitori erano Zeus, il re degli dei, e Selene, la dea della Luna. Aveva la pelle a prova di qualsiasi arma, perché il suo mantello era assolutamente indistruttibile e ciò lo rendeva invulnerabile, come scoprì Ercole quando lo colpì con tre frecce e queste si limitarono a rimbalzare, e quando la spada si piegò come di stagno e quando la clava si spezzò colpendo il felino. Ercole era stato sorpreso dalla bestia mentre viaggiava nei boschi. Il leone gli ruppe l'armatura con i fendenti degli artigli, ed arrivò a strappargli un dito. L'eroe era riuscito a bloccare una delle entrate della tana della bestia e ad infilarsi nell'altra. Nel terribile duello corpo a corpo, il leone strappò un dito a Ercole, ma alla fine l'eroe afferrò la belva per la testa e la folta criniera, e alla fine il leone si accasciò a terra sconfitto. Ercole se lo caricò in spalla in segno di trionfo e lo portò a Micene, dove terrorizzò Euristeo, che gli ordinò di riportarlo indietro. Ercole così fece. Alla morte, il leone Nemeo fu posto da Zeus tra i segni dello zodiaco, dove formò la costellazione del leone.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa leonis Regolo B7 1,36 77
Gamma - Algieba K0 2,01 126
Beta - Denebola A3 2,14 36
Delta - Zosma A4 2,56 58
Epsilon - Ras Elased Austr. G0 2,97 251
Theta - Coxa A2 3,33 178
Zeta - Adhafera F0 3,43 260
Mu - Ras Elased Borea. K0 3,88 133
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
3 leonis 5,87 10,7 25,2 arancio - bianco
6 - 5,28 9,0 37,4 arancio – bianco
Gamma - 2,61 3,80 4,5 arancio – arancio
54 - 4,50 6,30 6,5 bianco - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 2903 Galassia 9,7 12,6 x 6,0 20500000
M 95 - 9,7 7,4 x 5,1 32600000
M 96 - 9,2 7,6 x 5,2 31000000
M 105 - 9,5 5,4 x 4,8 38000000
NGC 3521 - 8,9 10,0 x 5,2 32000000
M 65 - 9,3 9,8 x 2,9 22000000
M 66 - 8,9 9,1 x 4,2 35000000
NGC 3628 - 9,8 15,0 x 3,6 35000000
LEONE MINORE – LEONIS MINORIS – LMI
Il Leone Minore è una piccola costellazione del cielo boreale. Raffigura un cucciolo di leone che si accompagna al Leone, introdotto dall'astronomo polacco Johannes Hevelius nel 1687. Il Leone Minore si trova tra il Leone e l'Orsa Maggiore e fu formato con stelle deboli che non appartenevano a nessuna costellazione. Le sue stelle più brillanti sono solo di quarta grandezza e non ci sono leggende associate ad essa. Cosa curiosa, il Leone Minore non ha una stella Alfa, sebbene ci sia una Beta del Leone Minore. Ciò sembra dovuto a una svista dell'astronomo inglese del XIX secolo Francis Baily. Hevelius non classificò nessuna delle stelle delle costellazioni di sua invenzione, così quest'operazione fu compiuta 150 anni più tardi da Baily. Baily assegnò la lettera Beta alla seconda stella in ordine di brillantezza del Leone Minore, ma per errore lasciò senza lettera la più brillante. Secondo lo storico R. H. Allen, Hevelius diede a questa stella il nome Praecipua, che significa «principale», ma la denominazione non si diffuse mai. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra gennaio e giugno, alla pari dell'adiacente Leone. Confina a nord con : Orsa Maggiore; a est con : Orsa Maggiore, Leone; a sud con : Leone; a ovest con : Lince.
MITOLOGIA
Per questa piccola costellazione primaverile non esiste nessuna storia legata alla mitologia.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
46 leonis minoris Praecipua K0 3,79 98
Beta - - G8 4,20 146
21 - - A7 4,49 91
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Beta leonis minoris 4,6 6,3 5,0 giallo - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 3344 Galassia 10,2 7,1 x 6,5 59000000
NGC 3486 - 10,3 7,1 x 5,2 27400000
IDRA – HYDRAE – HYA
La costellazione dell'Idra è la più grande tra le 88 presenti sull'intera sfera celeste, ma nonostante le sue dimensioni, la bassa luminosità delle sue stelle non ne facilita l'individuazione. La costellazione si snoda parallelamente alla scia della Via Lattea, ma sempre ad una ventina di gradi di distanza media da essa; nonostante la sua grandezza, contiene solo una stella ragionevolmente luminosa Alphard, visibile con facilità in una zona priva di stelle luminose una ventina di gradi a sud di Regolo, nel Leone; gran parte della costellazione infatti giace in aree buie, prive di stelle di una certa entità. Il gruppo di stelle che rappresentano la testa è la parte più facilmente riconoscibile e si individua a sud del Cancro; si tratta di una concentrazione di sei stelle di magnitudine 3 e 4 molto vicine fra loro e formanti una sorta di pentagono deformato. Da questo gruppo è possibile seguire un vago allineamento di deboli stelle che dopo aver superato Alphard (il cuore dell'Idra) conducono prima alla λ Hydrae e poi alla ν Hydrae, entrambe di magnitudine 3. La figura prosegue quindi decisamente verso sud, fino a raggiungere la debole ma isolata ξ Hydrae, a sud del Cratere, per poi incunearsi fra la Vergine e il Corvo, a nord, e il Centauro, a sud; la coda termina infine in prossimità della Bilancia, dopo essersi distesa a sud delle costellazioni zodiacali di Leone e Vergine. Essendo una costellazione primaverile il periodo più adatto alla sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di marzo e giugno, ossia quando è visibile per intero; essendo inoltre una costellazione contenuta quasi interamente nell'emisfero australe, alle latitudini settentrionali si presenta sempre piuttosto bassa sull'orizzonte. Confina a nord con : Cancro, Leone, Sestante, Tazza, Corvo, Vergine, Bilancia; a est con : Bilancia; a sud con : Centauro, Macchina Pneumatica, Bussola, Poppa; a ovest con : Unicorno, Cane Minore.
MITOLOGIA
Nella mitologia si racconta dell'Idra Femmina come della creatura che Ercole combatté e uccise nella seconda delle sue famose fatiche. L'Idra Femmina, una bestia dalle molte teste, era figlia del mostro Tefeo e di Echidna, una creatura metà donna e metà serpente. Era quindi consanguinea del dragone posto a guardia delle mele d'oro e ricordato nella costellazione del Dragone. Si ritiene che le teste dell'Idra fossero nove, e che quella posta in mezzo fosse immortale. L'Idra viveva in una palude vicino alla città di Lerna e da quella di tanto in tanto faceva delle sortite nelle pianure vicine, per divorare bestiame e devastare le campagne. Sia il fiato che l'odore che si lasciava dietro erano ritenuti talmente velenosi che chiunque li respirasse moriva tra atroci sofferenze. Ercole raggiunse il nascondiglio dell'Idra sul suo carro e lo colpì con frecce infuocate per costringerla a uscire allo scoperto, dove l'affrontò. L'Idra gli si avvolse intorno a una gamba; con il bastone Ercole le sfondò le teste, che però, appena distrutte, ricrescevano immediatamente in numero doppio. Ad accrescere le preoccupazioni dell'eroe, un granchio saltò fuori dalla palude e l'attaccò al piede che aveva libero, ma Ercole lo schiacciò uccidendolo. Il granchio è commemorato nella costellazione del Cancro. Ercole chiese aiuto al suo cocchiere Iolao, che bruciò il moncone di ciascuna testa non appena Ercole la mozzava per evitare che ne crescessero altre al suo posto. Alla fine Ercole tagliò la testa immortale dell'Idra e la seppellì sotto una pietra enorme al lato della strada. Tagliò per lungo il corpo della bestia e immerse le sue frecce in quel fiele velenoso.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa hydrae Alphard K3 1,99 177
Gamma - Dhanab al Shuja G8 2,99 132
Ni - Sherasiph K0 3,11 138
Zeta - Hydrobius G8 3,11 151
Pi - Sataghni K2 3,25 101
Epsilon - Ashlesha G0 3,38 135
Xi - - G8 3,54 129
Lambda - - K0 3,61 115
Mu - - K4 3,83 248
Theta - - B9,5 3,89 129
Iota - - K3 3,90 276
Upsilon 1 - - G6 4,11 273
Delta - Mautinah A1 4,14 179
Beta - - A5 4,29 365
Eta - - B3 4,30 466
Sigma - Minhar al Shija K2 4,45 352
Upsilon 2 - - B8 4,60 277
Omicron - - B9 4,70 495
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Epsilon hydrae 3,38 7,8 3,0 giallo - giallo
N - 4,93 5,64 9,3 giallo – giallo
54 - 5,1 7,1 8,5 giallo – giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 48 Amm. Aperto 5,5 54 1500
M 68 Amm. Globulare 7,8 12 33000
M 83 Galassia 8,2 12,9 x 11,5 14700000