VERGINE – VIRGINIS – VIR
La Vergine è una costellazione dello zodiaco ed è una delle più grandi costellazioni del cielo. Può essere trovata facilmente grazie alla brillante Spica. La costellazione si trova a cavallo dell'equatore celeste, domina i cieli da febbraio fino a luglio, e contiene al suo interno alcune stelle molto luminose. Con un'estensione di 1294 gradi quadrati di volta celeste, è la seconda costellazione più estesa del cielo, dopo l'Idra. Storicamente la costellazione è stata associata al periodo dei raccolti, come la mietitura (da cui deriva il nome della stella "Spica", visibile dopo il tramonto verso ovest in estate) e la vendemmia (da cui deriva, ad esempio, il nome della stella "Vindemiatrix", che 2000 anni fa, a causa della precessione degli equinozi, precedeva il sorgere del Sole nel mese di settembre). La Vergine giace in una regione lontana dalla scia luminosa della Via Lattea, pertanto è possibile osservare un gran numero di galassie; in questa direzione è stata anche scoperta nel 2005 una corrente stellare forse associata a un'antica galassia nana cannibalizzata dalla nostra. La stella più prominente è Spica (α Vir), che rappresenta una spiga di frumento in mano alla Vergine; questa stella è facile da localizzare, perché può essere trovata facilmente seguendo il timone del Grande Carro verso Arturo e continuando la stessa curva. Inoltre, Spiga costituisce il vertice più meridionale dell'asterismo detto Triangolo di Primavera, che comprende anche Arturo e la più debole Denebola, nel Leone. Confina a nord con : Chioma di Berenice, Bootes; a est con : Testa del Serpente, Bilancia; a sud con : Idra, Corvo; a ovest con : Tazza, Leone.
MITOLOGIA
Secondo la leggenda la costellazione raffigura Astrea, la vergine figlia del dio Zeus e della dea Temi. Astrea era conosciuta come la dea della giustizia e per questo, lo strumento della giustizia, la Bilancia, si trova lì vicino. Essa amministrava il mondo in modo saggio, finché gli uomini diventarono così intrattabili che si ritirò nei cieli in disgusto.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Virginis Spica B1 1,04 262
Gamma - Porrima F0 2,74 39
Epsilon - Vindemiatrix G8 2,85 102
Zeta - Heze A3 3,38 73
Delta - Minelauva M3 3,39 202
Beta - Zavijavah F8 3,59 36
109 - - A0 3,73 129
Mu - Rijl al Awwa F2 3,87 61
Eta - Zaniah A2 3,89 250
Iota - Syrma F7 4,07 70
Kappa - - K3 4,18 223
Tau - - A3 4,23 218
Theta - - A1 4,38 415
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Gamma Virginis 3,48 3,50 2,9 giallo – giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 4216 Galassia 10,2 8,1 x 1,8 40000000
M 61 - 9,0 6,0 x 5,5 60000000
NGC 4365 - 9,6 6,9 x 5,0 71000000
M 84 - 10,1 6,5 x 5,6 60000000
M 86 - 9,8 8,9 x 5,8 52000000
NGC 4429 - 10,2 5,6 x 2,6 56000000
NGC 4438 - 10,0 8,5 x 3,2 52000000
M 49 - 8,4 8,9 x 7,4 55000000
M 87 - 9,6 8,3 x 6,6 56000000 G. Virgo A
NGC 4517 - 10,8 10,5 x 1,5 40000000
NGC 4535 - 10,0 7,1 x 5,0 54000000
NGC 4536 - 10,4 7,6 x 3,2 70000000
M 89 - 10,7 5,1 x 4,7 50000000
NGC 4560 - 9,6 7,2 x 2,3 60000000
M 90 - 9,3 9,5 x 4,5 60000000
M 58 - 9,7 5,9 x 4,7 74000000
M 104 - 8,98 8,7 x 3,5 29500000 G. Sombrero
M 59 - 10,6 5,4 x 3,7 60000000
NGC 4636 - 9,7 6,0 x 4,7 57000000
M 60 - 9,8 7,4 x 6,0 55000000
NGC 4697 - 9,2 7,2 x 4,7 55000000
NGC 4753 - 10,5 6,0 x 2,8 57000000
NGC 4762 - 10,0 8,7 x 1,7 58000000
NGC 5068 - 9,8 7,2 x 6,3 22000000
NGC 5084 - 10,8 9,3 x 1,7 80000000
NGC 5566 - 10,7 6,6 x 2,2 65000000
NGC 5746 - 10,8 7,4 x 1,3 95000000
NGC 5634 Ammasso Globulare 9,5 5,5 75000
UNICORNO – MONOCEROTIS – MON
L'Unicorno è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una debole costellazione del cielo invernale; la sua posizione, prossima all'equatore celeste, la rende visibile dalla maggior parte di entrambi gli emisferi terrestri. Nonostante la sua debole luminosità, è una costellazione estremamente ricca di oggetti galattici come ammassi stellari e nebulose, grazie alla presenza della Via Lattea. Nonostante ciò è facile da trovare nel cielo invernale, proprio perché si trova "incastonata" fra tre delle stelle più luminose di queste costellazioni, che costituiscono l'asterismo del Triangolo d'Inverno: Betelgeuse, Sirio e Procione. La costellazione è inoltre attraversata da un tratto debole ma esteso del piano della Via Lattea ed è pertanto molto ricco di stelle di fondo e oggetti non stellari. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi fra dicembre e aprile. Confina a nord con : Gemelli; a est con : Cane Minore, Idra; a sud con : Poppa, Cane Maggiore, Lepre; a ovest con : Orione.
MITOLOGIA
L'Unicorno è una costellazione moderna; si ritiene che la sua definizione risalga all'astronomo e teologo danese Petrus Plancius nel 1613, e che sia stata cartografata come l'Unicorno da Jakob Bartsch nel 1624. Wilhelm Olbers e Ludwig Ideler suggeriscono tuttavia che la costellazione sia in realtà molto più antica, perché appare già in lavori del 1564, e Joseph Scaliger l'ha individuata persino su carte celesti degli antichi Persiani. Trattandosi di una costellazione moderna, l'Unicorno non presenta un mito classico associato. L'unicorno è una creatura leggendaria, che somiglia ad un cavallo ma ha un singolo corno, spiraleggiante, posto sulla fronte. Si crede che il corno possa curare il veleno. Questo animale è stato spesso simbolo di castità e purezza.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Beta Monocerotis Cerastes B3 3,76 691
Alfa - Lucida K0 3,94 144
Gamma - Tempestris K3 3,99 644
Delta - Kartajan A2 4,15 375
Zeta - - G2 4,36 1852
Epsilon - - A5 4,39 128
13 - - A0 4,47 1509
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Epsilon Monocerotis 4,44 6,72 12,9 bianco – giallo
Beta - 4,60 5,40 7,1 azzurro – azzurro
S - 4,8 7,6 2,9 azzurro - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 2232 Ammasso Aperto 4,2 29 1170
NGC 2237 Nebulosa Diffusa 6,0 90 x 90 5200 Neb. Rosetta
NGC 2244 Ammasso Aperto 4,8 24 3000
NGC 2264 Nebulosa + Ammasso 3,9 20 2450 Neb. Cono
NGC 2301 Ammasso Aperto 6,0 12 -
M 50 - 5,9 16 3200
NGC 2335 - 7,2 12 -
IC 2177 Nebulosa Diffusa - 20 x 20 3260 Neb. Gabbiano
NGC 2343 Ammasso Aperto 6,7 6 3443
NGC 2353 - 7,1 20 3648
NGC 2506 - 7,6 8 11280
TORO – TAURI – TAU
Il Toro è una delle costellazioni più grandi nel cielo invernale boreale, la costellazione contiene l'ammasso aperto delle Pleiadi, il più conosciuto e studiato, oltre che il più luminoso fra gli ammassi aperti storicamente riconosciuti come tali;[1] nel Toro si trova anche l'ammasso delle Iadi, che detiene il primato di ammasso aperto più vicino conosciuto. le Pleiadi, riconoscibili con facilità anche dai meno esperti, si trovano nella parte più occidentale della costellazione e sono ben visibili anche dai cieli cittadini. Il Toro continua in direzione est-sudest verso un altro gruppo di stelle molto noto e luminoso, quello delle Iadi: queste sono sparse su un diametro di cinque gradi quadrati e sono apparentemente dominate da una stella arancione di magnitudine 0,98, chiamata Aldebaran, la più brillante della costellazione e che costituisce l'occhio del Toro. Verso oriente si estendono poi le corna dell'animale, rappresentate dalle stelle β Tauri (El Nath) e ζ Tauri, poste sul bordo della scia luminosa della Via Lattea. β Tauri in realtà è condivisa con la vicina costellazione dell'Auriga, di cui costituisce uno dei vertici del suo luminoso pentagono. Lo sfondo della costellazione del Toro è pervaso da un gran numero di stelline di quinta e sesta magnitudine, molte delle quali appartenenti alle Iadi e ad altre estesissime associazioni stellari; tuttavia, esplorando la regione con un binocolo si nota che scarseggiano notevolmente le stelle di magnitudine 7 e 8, specialmente sul lato nord; ciò è dovuto alla presenza di grandi banchi di polveri, facenti parte della Nube del Toro. Nonostante sia una costellazione boreale, il Toro è ben osservabile da tutte le aree abitate della Terra, grazie alla sua declinazione non molto elevata; il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da ottobre ad aprile. Nell'emisfero nord è una tipica figura del cielo stellato invernale; il sorgere delle Pleiadi in orari sempre più anticipati nelle prime ore della notte preannuncia l'inizio dell'autunno, mentre la discesa della costellazione ad ovest subito dopo il tramonto del Sole indica l'arrivo prossimo dell'estate. Confina a nord con : Perseo, Auriga; a est con : Gemelli, Orione; a sud con : Eridano; a ovest con : Balena, Ariete.
MITOLOGIA
Nella mitologia greca, corrisponde alla forma di toro che Zeus assunse per vincere Europa, una principessa fenicia. La donna infatti, attratta dall'enorme e docile bestia, salì sul suo dorso, ma in quel momento il Toro cominciò a correre velocemente entrando in acqua e nuotando fino ad un'isola, dove assunse nuovamente la forma di Zeus e corteggiò Europa riuscendo nel suo intento. Al Toro è associata anche la figura del Minotauro.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Tauri Aldebaran K5 0,98 65
Beta - Elnath B7 1,65 131
Zeta - Alpheka B4 2,97 417
Theta 2 - Phaesyla A7 3,40 149
Lambda - Elthor B3 3,41 370
Epsilon - Ain K0 3,53 155
Omicron - Atirsagne G8 3,61 211
Gamma - Hyadum 1 G8 3,65 154
Xi - Ushakaron B9 3,73 222
Delta 1 - Hyadum 2 G8 3,77 153
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
HD 22468 Tauri 5,99 8,83 6,6 arancio – arancio
30 - 5.03 9,6 9,2 azzurro – bianco
Chi - 5,38 8,5 19,4 bianco – bianco
118 - 5,83 6,68 4,8 bianco - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 45 Ammasso Aperto 1,6 110 443 Pleiadi
NGC 1435 Nebulosa Diffusa - 30 x 30 440 Neb. Pleiadi
NGC 1514 Nebulosa Planetaria 10,9 2,3 x 2,0 600
NGC 1555 Nebulosa Diffusa - 0,5 576 Neb. T Tauri
MEL 25 Ammasso Aperto 0,5 330 151 Iadi
NGC 1647 - 6,4 45 1760
NGC 1746 - 6,1 42 -
NGC 1807 - 7,0 17 -
NGC 1817 - 7,7 16 6430
M 1 Resto di Supernova 8,4 6 x 4 7300 Crab Nebula
TRIANGOLO BOREALE – TRIANGULI – TRI
Il Triangolo è una piccola costellazione dell'emisfero settentrionale, le cui tre stelle più luminose, di terza e quarta magnitudine, formano un triangolo elongato; nonostante la sua scarsa rilevanza, era una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo. Il Triangolo si individua con facilità a nord dell'Ariete e poco più a sud dell'area in cui si incontrano le due costellazioni di Andromeda e Perseo; in particolare, lo si può rintracciare a metà via sulla linea che congiunge le stelle Hamal (α Arietis) e Alamach (γ Andromedae). Nonostante le ridotte dimensioni, la sua individuazione non presenta particolari difficoltà, grazie al fatto che le sue tre stelle principali sono piuttosto ravvicinate fra loro, risaltando più facilmente alla vista. La distanza dalla scia del piano galattico non consente la presenza di ricchi campi stellari di fondo, ma ciò favorisce l'osservazione delle galassie esterne. Il periodo più propizio per la sua osservazione ricade nei mesi compresi fra ottobre e marzo. Confina a nord con : Andromeda; a est con : Perseo; a sud con : Ariete; a ovest con : Pesci.
MITOLOGIA
La costellazione del Triangolo Boreale non è associata con nessuna storia mitologica.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Beta Trianguli Metallah A5 3,00 124
Alfa - Caput Trianguli F6 3,42 64
Gamma - - A1 4,01 118
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
6 Trianguli 4,94 6,5 3,8 giallo - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 33 Galassia 5,7 73 x 45 2900000 G. Triangolo
NGC 672 - 10,8 7,2 x 2,6 26100000
NGC 925 - 9,7 10,5 x 5,9 31000000
SESTANTE – SEXSTANTIS – SEX
Il Sestante è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una costellazione minore sita in prossimità dell'equatore celeste, che fu introdotta nel XVII secolo dall'astronomo polacco Johannes Hevelius. Il Sestante è una piccola e oscura costellazione a cavallo dell'equatore celeste, creata in epoca moderna assieme a tante altre costellazioni che rappresentano strumenti tecnologici; non possiede alcuna stella luminosa, dato che la più brillante è anche l'unica che raggiunga la quarta magnitudine, pertanto la sua individuazione può risoltare difficoltosa. La posizione in cui si trova può essere individuata comunque con facilità grazie alle brillanti stelle del Leone, e corrisponde alla regione priva di stelle cospicue situata a sud della luminosa Regolo; per scorgerne le componenti è necessario un cielo buio e possibilmente senza Luna. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale coincide con quello in cui si osserva il Leone, ossia nei mesi primaverili. Confina a nord con : Leone; a est con : Leone, Tazza; a sud con : Idra; a ovest con : Idra.
MITOLOGIA
Nella mitologia non ci sono riferimenti a questa piccola costellazione.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Sextantis - A0 4,48 287
Gamma - - A2 5,07 261
Beta - - B6 5,08 345
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
35 Sextantis 5,79 6,9 65,7 arancio - arancio
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 3115 Galassia 9,9 7,2 x 2,5 31600000