DRAGO – DRACONIS – DRA
Quella del Drago è una delle costellazioni più grandi della volta celeste; si presenta completamente circumpolare fino alle latitudini temperate boreali, il periodo migliore per ossrvare questa costellazione è comunque la primavera. Il gruppo della testa è rappresentato da quattro stelle, le più luminose delle quali sono chiamate Eltanin e Rastaban: la prima possiede una grande importanza storica, poiché fu misurando la parallasse di questa stella che James Bradley scoprì nel 1725 il fenomeno dell'aberrazione della luce, che costituisce una delle prime prove della rotazione della Terra attorno al Sole. Il resto della costellazione si snoda attorno al polo nord celeste, insinuandosi fra l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, circondando quest'ultima sui lati est, sud ed ovest; le stelle del Dragone al di fuori del quadrilatero della testa sono per lo più di terza e quarta magnitudine, organizzate in allineamenti. Circa 2700 anni fa il polo nord celeste si trovava in direzione di questa costellazione e in particolare nella parte della coda, all'altezza della stella Thuban, che all'epoca era considerata la Stella Polare. Confina a nord con : Orsa Minore; a est con : Cefeo e Cigno; a sud con : Lira, Ercole, Bootes, Orsa Maggiore; a ovest con Giraffa.
MITOLOGIA
Al matrimonio di Zeus e Era ci fu una gara fra tutte le gerarchie divine nell'offrire alla coppia i doni più preziosi. La Terra non aveva voluto essere da meno e regalò degli alberi da frutto molto particolari: infatti ogni primavera sui loro rami nascevano delle mele d'oro. Questi alberi erano custoditi in un meraviglioso giardino affidato a quattro ninfe, le Esperidi, le quali avevano posto a guardia del cancello d'entrata un drago con cento teste. Ogni volta che qualcuno si avvicinava al giardino con l'intenzione di rubare i pomi, le teste del drago iniziavano a gridare con cento tonalità diverse facendo fuggire via anche il più coraggioso degli uomini. Ma una delle dodici fatiche date a Eracle da Euristeo chiedeva proprio di rubare quelle mele, ed Ercole grazie al consiglio di Prometeo di farsi aiutare da Atlante e grazie ad Atlante stesso, riuscì ad uccidere il drago e a rubare le mele. Infine Era pose il drago nel cielo nella costellazione del Dragone in modo che tutti potessero ricordarlo.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Gamma draconis Eltanin K5 2,24 148
Eta - Aldhibain G8 2,73 88
Beta - Rastaban G2 2,79 361
Delta - Nodus II G9 3,07 100
Zeta - Nodus I B6 3,17 340
Iota - Edasich K2 3,29 102
Chi - Batentaban Bor. F7 3,55 26
Alfa - Thuban A0 3,67 309
Xi - Grumium K2 3,73 111
Lambda - Giausar M0 3,82 334
Epsilon - Tyl G8 3,84 146
Kappa - Ketu B6 3,88 498
Theta - - F8 4,01 68
Tau - - K3 4,45 150
Psi - Dziban F5 4,57 72
Ni - Kuma A0 4,86 100
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
17 draconis 5,1 6,5 3,3 bianco – bianco
Mu - 5,8 5,8 2,0 bianco – bianco
Beta - 2,79 11,7 4,2 giallo – giallo
Phi - 4,6 5,8 30,2 bianco – giallo
41-40 - 5,7 6,0 19,3 bianco – bianco
39 - 5,0 7,8 3,8 bianco – bianco
Omicron - 4,7 8,1 34,6 arancio - arancio
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 4125 Galassia 9,9 5,8 x 3,2 52000000
NGC 4236 - 9,9 21,9 x 7,2 11700000
M 102 - 10,0 5,2 x 0,4 40000000 Fuso
NGC 5907 - 10,3 11,0 x 0,1 50000000
NGC 6503 - 10,2 6,5 x 2,3 18000000
NGC 6543 Nebul. Planetaria 9,8 5,8 x 5,8 4000 Cat Eye
DELFINO – DELPHINI – DEL
Il Delfino è una piccola costellazione visibile in estate nell'emisfero settentrionale. La costellazione deve il suo nome alla particolare configurazione creata da un gruppo di stelle di quarta magnitudine, che ricorda felicemente la sagoma di un delfino in fase di salto. Nonostante le sue piccole dimensioni il Delfino è facilmente riconoscibile, grazie al fatto che le sue stelle sono molto ravvicinate fra loro; inoltre si trovano una decina di gradi a nordest della brillante stella Altair. La brillante scia della Via Lattea estiva passa a circa 10° verso nordovest rispetto alla costellazione. Le due stelle più luminose del Delfino sono, in ordine, la Beta di magnitudine 3,64 e la Alfa di magnitudine 3,77. La prima è chiamata Rotanev, mentre la seconda Sualocin. Questi nomi hanno un'etimologia curiosa: vennero conferiti da padre Giuseppe Piazzi, l'astronomo che diresse l'osservatorio di Palermo e a cui si deve la scoperta del primo degli asteroidi, Cerere, poi elevato al rango di pianeta nano. Egli volle, con quei nomi, ricordare il suo collaboratore Niccolò Cacciatore, del quale tradusse il nome in latino, Nicolaus Venator, che divenne, letto in senso contrario, il nome dei due astri. Confina a nord con : Volpetta; a est con : Pegaso e Cavallino; a sud con : Acquario e Aquila; a ovest con : Aquila e Freccia.
MITOLOGIA
La storia mitologica di questa costellazione ci racconta che Zeus, Poseidone e Ade avevano privato del trono il padre Crono, si divisero tra loro il cielo, il mare e il mondo dell'oltretomba, e a Poseidone toccò il mare. Egli si costruì un magnifico palazzo sott'acqua, al largo delle coste dell'isola di Eubea. Per quanto ricchissimo, il palazzo sembrava vuoto senza una moglie, e allora Poseidone decise di cercarsene una. Corteggiò Anfitrite, una delle ninfe marine chiamate Nereidi, ma quella sfuggì ai suoi rozzi approcci amorosi rifugiandosi presso le altre Nereidi. Poseidone le mandò messaggeri, incluso un delfino, che la trovò e con fare lusinghiero la riportò dal dio del mare, che poi sposò. In segno di gratitudine Poseidone pose l'immagine del delfino fra le stelle.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Beta delphini Rotanev F5 3,64 97
Alfa - Sualocin B9 3,77 241
Epsilon - Deneb Dulfim B6 4,03 359
Gamma - - K1 4,27 101
Delta - - A7 4,43 203
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Gamma delphini 4,27 5,14 13,0 azzurro - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
NGC 7006 Ammasso Globulare 10,6 2,8 180000
CORVO – CORVI – CRV
Il Corvo è una piccola costellazione visibile appena al di sopra dell'orizzonte nelle serate primaverili. La costellazione del Corvo ha delle dimensioni ridotte, ma nonostante ciò è molto facile da individuare, grazie alla presenza di alcune stelle di seconda e terza magnitudine disposte a formare un trapezio, che risalta notevolmente in un'area di cielo altrimenti povera di stelle brillanti; ciò fa sì che il Corvo sia osservabile con facilità anche dalle aree urbane. Le sue stelle principali, δ, γ, ε e β, formano un asterismo chiamato La Vela, a causa della loro disposizione che ricorda un'antica vela quadra. Le stelle γ e δ puntano in direzione della brillante Spica, la stella azzurra della costellazione della Vergine. Confina a nord ed a est con : Vergine; a sud con : Idra; a ovest con : Cratere.
MITOLOGIA
Nella mitologia greca, il corvo è mandato a prendere una coppa (Cratere) d'acqua, ma torna invece con un serpente di mare (Idra).
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Gamma corvi Gienah B8 2,58 165
Beta - Kraz G5 2,65 140
Delta - Algorab B9,5 2,94 88
Epsilon - Minkar K2 3,02 303
Alfa - Alchiba F0 4,02 48
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Delta corvi 2,95 8,30 24,4 bianco - arancio
VV - 5,98 6,08 5,4 giallo – giallo
CRATERE – CRATERIS – CRT
Il nome di questa costellazione è alquanto curioso; non si tratta infatti del cratere di un vulcano, ma di una parola latina che significa Tazza, ( dal latino Crater ). Il Cratere è una costellazione molto debole: solo una delle sue stelle supera la quarta magnitudine, mentre il resto della figura della costellazione è delineata da stelle di quarta e quinta grandezza; ciò significa che è virtualmente invisibile da ogni cielo cittadino, e che può essere difficile da osservare anche sotto cieli bui e non inquinati. La sua posizione può essere scorta con qualche difficoltà una ventina di gradi a sud delle stelle più orientali del Leone, come Denebola, o a occidente della Vergine; nonostante ciò si tratta di una costellazione antica e ben nota fin dall'epoca dell'antica Grecia. Nel cielo serale la sua massima visibilità ricade nei mesi della primavera boreale, fra la fine di febbraio e l'inizio di luglio al massimo; nonostante si trovi solo pochi gradi a sud dell'equatore celeste e dunque sia visibile per intero da quasi tutte le regioni popolate della Terra, la sua osservazione nelle ore della sera dall'emisfero nord risulta penalizzata a causa della progressiva riduzione delle ore di buio col procedere della primavera. Confina a nord con : Leone e Vergine; a est con : Vergine e Corvo; a sud con : Idra; a ovest con : Idra e Sestante.
MITOLOGIA
Nella mitologia greca si dice che rappresenti la coppa di Apollo.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Delta crateris Labrum K0 3,56 195
Gamma - - A9 4,06 84
Alfa - Alkes K1 4,08 174
Beta - Al Sharasif A1 4,46 266
Theta - - B9,5 4,70 305
Zeta - - G8 4,71 350
Epsilon - - K5 4,81 364
Lambda - - F3 5,08 143
Eta - - A0 5,17 285
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Gamma crateris 4,08 9,50 5,2 bianco - bianco
HD 99922 - 5,83 8,80 8,3 bianco - bianco
CORONA BOREALE – CORONAE BOREALIS – CRB
La Corona Boreale è una piccola costellazione dell'emisfero nord visibile sia in primavera che estate le cui stelle principali formano un arco semicircolare. La costellazione della Corona Boreale si individua con facilità, grazie ad un asterismo a forma di "Y" il cui vertice è rappresentato dalla brillante stella Arturo, la quarta stella più brillante del cielo ad occhio nudo; vista dall'emisfero nord, la stanghetta di "sinistra" della Y è rappresentata dalla stella Gemma, una stella bianca di sequenza principale di magnitudine 2,2, dunque perfettamente osservabile anche dai centri urbani. Il resto della costellazione si dispone ad est e ad ovest di questa stella ed è rappresentata da un semicerchio di astri di terza e quarta grandezza. Confina a nord ed a est con : Boote e Ercole; a sud con : Testa del Serpente; a ovest con : Boote.
MITOLOGIA
Arianna, figlia di Minosse, si innamorò di Teseo giovane principe ateniese, andato a liberare Creta dal Minotauro, a cui ogni anno dovevano essere offerti sette fanciulli e sette fanciulle. Il Minotauro si trovava rinchiuso in un labirinto costruito da Dedalo nel quale era facile perdersi e impossibile trovare la via d'uscita. Per consentire all'eroe di ritrovare l'uscita una volta imprigionato nel labirinto, Arianna gli dette un gomitolo di filo da sciogliere e dopo seguire a ritroso. Ella si fece promettere in cambio che l'avrebbe sposata e condotta con sé poiché dopo averlo aiutato il padre non l'avrebbe più accettata con sé. Teseo dopo aver ucciso il mostro portò con sé Arianna, ma poi l'abbandonò sull'isola di Nasso la mattina seguente. Di lì passò Dionisio (o Bacco dio del vino) che la vide piangere subito si innamorò e la sposò donandole un diadema d'oro come regalo di nozze, poi tramutato in costellazione, grazie a Efesto che lo lanciò in cielo.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa coronae borealis Gemma A0 2,22 75
Beta - Nusakan F0 3,66 114
Gamma - - A1 3,81 145
Epsilon - - K3 4,14 230
Theta - - B6 4,14 311
Delta - - G5 4,59 165
Iota - - A0 4,98 351
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Zeta coronae borealis 5,07 6,00 6,4 azzurro - azzurro
Epsilon - 4,14 12,60 2,0 arancio – bianco
Sigma - 5,58 6,59 6,9 giallo - bianco