SERPENTE – SERPENTIS – SER
Il Serpente è l'unica delle moderne costellazioni ad essere divisa in due parti: la Testa del Serpente (Serpens Caput) ad ovest e la Coda del Serpente (Serpens Cauda) ad est. Tra queste due parti si trova la costellazione di Ofiuco, colui che porta il serpente. Quando nel 1930 l'Unione Astronomica Internazionale decise di tracciare dei confini netti alle costellazioni, formati da archi orari e cerchi concentrici seguendo le coordinate celesti, si trovarono a dover stabilire i contorni del Serpente e dell'Ofiuco, le quali erano fortemente legate e sovrapposte in più parti; in parte basandosi sulla nomenclatura stellare, in parte basandosi sugli atlanti celesti precedenti, si stabilì che il Serpente dovesse essere diviso in due parti: la Testa e la Coda. la sigla della costellazione è Ser per entrambe le parti, ma talvolta, per indicare maggior precisione, si utilizzano le sigle Ser cp per la Testa e Ser cd per la Coda. Poiché il Serpente viene considerato una sola costellazione anche se è diviso in due metà, l'ordinamento della nomenclatura di Bayer segue l'ordine di luminosità di entrambe le costellazioni. La parte della Testa è quasi interamente a nord dell'equatore celeste, mentre la parte della Coda sta a cavallo di esso, lungo la parte terminale della Fenditura del Cigno, un complesso di nebulose oscure che attraversa la Via Lattea boreale in senso longitudinale. Il Serpente è una costellazione ben visibile nei mesi compresi fra maggio e settembre, quindi rientra nel gruppo di quelle estive. Confina a nord con : Corona Boreale, Ofiuco, Aquila; a est con : Ercole, Aquila, Scudo; a sud con : Sagittario, Scorpione, Ofiuco, Bilancia; a ovest con : Ofiuco, Vergine, Bootes.
MITOLOGIA
Nella mitologia Ofiuco si identificava con il guaritore Asclepio, figlio di Apollo, ma non è ben spiegato perché in cielo sia alle prese con un serpente. La sua connessione con i serpenti dipende dal fatto che una volta ne uccise uno che miracolosamente resuscitò, grazie a un'erba che un altro serpente gli appoggiò sopra. Da allora Asclepio usò quell'erba per resuscitare i morti. I serpenti sono simbolo di rinascita perché ogni anno mutano pelle. Si racconta inoltre che Asclepio ricevette dalla dea Atena il dono di cambiare il suo sangue con quello di Medusa la Gorgone. Da allora il sangue che sgorgava dalle vene del suo fianco sinistro era velenoso e portatore di sventure, ma quello del fianco destro aveva il potere di guarire qualsiasi malattia e persino di fare risorgere i morti.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Serpentis Unukalhai K2 2,63 73
Eta - Tang K0 3,23 62
Mu - Leiolepis A0 3,54 156
Xi - - F0 3,54 105
Beta - Chow A3 3,65 153
Epsilon - - A2 3,71 70
Gamma - - F6 3,85 36
Kappa - - M1 4,09 348
Omicron - - A2 4,24 168
Ni - - A0 4,32 193
Lambda - - G0 4,42 38
Theta - Alya A5 4,62 132
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Delta Serpentis 4,2 5,3 3,9 giallo - giallo
Theta - 4,62 4,98 22,2 bianco – bianco
59 - 5,3 7,6 3,8 giallo - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 5 Ammasso Globulare 5,6 23 24500
M 16 Nebulosa Diffusa 6,0 7 5700 Neb. Aquila
IC 4756 Ammasso Aperto 4,6 40 1580
SCUDO – SCUTI – SCT
Lo Scudo è una delle 88 costellazioni moderne. Nota anche come Scutum Sobiescii, dal nome del re ed eroe polacco Jan Sobieski, fu introdotta nel 1690 da Johannes Hevelius; è una delle poche costellazioni ad essere associata ad un personaggio storico, assieme alla Chioma di Berenice. Lo Scudo è una costellazione difficile da individuare, sia perché non contiene stelle luminose: la α Scuti, la più brillante, è infatti solo di magnitudine 4; inoltre appare immersa profondamente nella Via Lattea, che la "oscura" ulteriormente; la sua caratteristica più evidente infatti è la Nube dello Scudo, un grande addensamento di stelle che appare in una notte sufficientemente buia come una grande macchia chiara, circondata specialmente nel lato meridionale da grandi bande oscure. Un semplice binocolo consente di osservare dei campi stellari particolarmente ricchi, specialmente nella zona più settentrionale. Dall'emisfero boreale si osserva con facilità nelle notti d'estate, mostrandosi relativamente alta sull'orizzonte meridionale a nord del Sagittario e a sudovest dell'Aquila; la Nube dello Scudo è una caratteristica dominante nelle notti più limpide. Confina a nord con : Coda del Serpente, Aquila; a est con : Aquila, Sagittario; a sud con : Sagittario; a ovest con : Coda del Serpente.
MITOLOGIA
La costellazione dello Scudo non è associata a nessuna storia mitologica.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Scuti Ioannina K2 3,85 174
Beta - - G5 4,22 689
Zeta - - K0 4,66 191
Gamma - - A1 4,67 291
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
HD 170740 Scuti 5,8 9,3 12,4 azzurro - bianco
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 26 Ammasso Aperto 8,0 15 5000
M 11 - 6,3 14 6200 Anitra Selvatica
NGC 6664 - 7,8 16 -
NGC 6712 Ammasso Globulare 8,2 4,1 22500
SAGITTARIO – SAGITTARII – SGR
Il Sagittario è una costellazione dello zodiaco, comunemente raffigurato come un centauro tendente un arco; si trova tra lo Scorpione ad ovest e il Capricorno ad est e contiene al suo interno il centro galattico e un gran numero di oggetti galattici. La costellazione è facilmente riconoscibile grazie ad un asterismo noto come la Teiera: la loro luminosità non è mai minore della terza magnitudine, così possono essere osservate con facilità anche dai centri urbani. La costellazione contiene al suo interno il centro galattico e infatti la scia della Via Lattea è qui particolarmente luminosa; è possibile distinguere due regioni principali: la Grande Nube del Sagittario, che occupa gran parte del settore più occidentale della costellazione sul confine con l'Ofiuco e lo Scorpione, e la Piccola Nube del Sagittario, coincidente con l'oggetto M24. Ad occhio nudo sono osservabili molte stelle di sottofondo di quinta e sesta grandezza; tuttavia, poiché il nostro sistema solare si trova sul bordo interno del braccio di spirale cui appartiene, i ricchi campi stellari osservabili in questa direzione appartengono a bracci più interni e dunque più lontani. Ciò comporta che la densità di stelle visibili ad occhio nudo sia inferiore ad altre aree di cielo, come ad esempio quella della costellazione di Orione. Nell'emisfero boreale il Sagittario è una figura caratteristica delle notti d'estate: appare piuttosto bassa sull'orizzonte meridionale e può essere osservata nel cielo serale senza difficoltà solo nel periodo compreso fra giugno e settembre, rendendola una costellazione estiva. Confina a nord con : Coda del Serpente, Scudo, Aquila; a est con : Capricorno, Microscopio; a sud con : Telescopio, Corona Australe; a ovest con : Scorpione, Ofiuco.
MITOLOGIA
Una storia mitologica su questa costellazione raccontata in diversi modi. In cielo il Sagittario è raffigurato come un arciere, con la parte inferiore del corpo, incluse le quattro zampe, di cavallo e la parte superiore di uomo. Indossa un mantello e tende un arco puntato nella direzione del confinante Scorpione. Arato di Soli parlò dell'Arco e dell'Arciere come di costellazioni diverse. Qualche volta il Sagittario è scambiato per Chirone. Ma Chirone è l'altro centauro celeste, quello della costellazione del Centauro. Il Sagittario è una costellazione di origine sumera, successivamente adottata dai Greci, e questo aiuta a spiegare la confusione che circonda la sua identità. Eratostene dubitò che si trattasse di un centauro, e una delle ragioni portate a sostegno del suo dubbio era il fatto che i centauri non usavano archi. Invece Eratostene descrisse il Sagittario come una creatura a due gambe con la coda di satiro. Per lui quella figura era Crotus, figlio di Eufeme, la nutrice delle Muse, che erano nove figlie di Zeus. Secondo il mitografo latino Igino, il padre di Crotus era Pan, il che conferma l'opinione di Eratostene che dovesse essere raffigurato come satiro piuttosto che come centauro. Crotus, che inventò l'arte del tiro con l'arco, spesso andava a caccia a cavallo. Abitava sul monte Elicone fra le Muse, che apprezzavano la sua compagnia. Cantavano per lui e lui le applaudiva chiassosamente. Le Muse chiesero a Zeus di metterlo in cielo, dove lo vediamo nell'atto di dare una dimostrazione della sua abilità di arciere. Davanti alle sue zampe anteriori c'è un cerchietto di stelle che secondo Igino era una ghirlanda gettata via da qualcuno che stava giocando. Questo cerchietto di stelle è la costellazione della Corona Australe.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Epsilon Sagittarii Kaus Australis B9,5 1,79 145
Sigma - Nunki B2,5 2,05 224
Zeta - Ascella A3 2,60 89
Delta - Kaus Media K3 2,72 306
Lambda - Kaus Borealis K1 2,82 77
Pi - Albaldah F2 2,88 440
Gamma 2 - Alnasl K0 2,98 96
Eta - Sephdar M2 3,10 149
Phi - Nanto B8,5 3,17 231
Tau - Hekatebolos K1 3,32 120
Xi 2 - Nergal G8 3,52 372
Omicron - Manubrium K0 3,76 139
Mu - Polis B2 3,84 3000
Rho 1 - Cappa F0 3,92 122
Alfa - Rukbat B8 3,96 170
Beta 1 - Arkab Prior B9 3,96 378
Iota - - K0 4,12 189
Beta 2 - Arkab Posterior F2 4,27 139
62 - - M4 4,43 448
X - - F7 4,53 1076
52 - - B8 4,59 18
Omega - - G3 4,70 78
43 - - K0 4,88 535
Chi 1 - - A4 5,02 221
Theta 2 - - A4 5,30 157
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
HD 163755 Sagittarii 5,36 6,95 5,5 rosso – arancio
54 - 5,5 8,9 45,5 arancio - azurro
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 23 Ammasso Aperto 6,9 27 2150
M 20 Nebulosa Diffusa 6,3 20 5200 Trifida
NGC 6520 Ammasso Aperto 7,6 6 5140
M 8 Nebulosa Diffusa 6,0 90 x 40 4100 Laguna
M 21 Ammasso Aperto 6,5 13 4200
NGC 6544 Ammasso Globulare 7,5 9 9450
M 24 Nube Stellare 3,0 60 10000
M 18 Ammasso Aperto 7,5 9 4900
M 17 Nebulosa Diffusa 6,0 11 6000 Omega
NGC 6624 Ammasso Globulare 7,6 9 25700
M28 - 6,8 15 18300
M 69 - 7,6 7,1 29700
M 25 Ammasso Aperto 4,6 32 2000
NGC 6645 - 8,5 15 4060
M 22 Ammasso Globulare 5,1 32 10600
M 70 - 7,9 7,8 29300
M 54 - 7,6 9,1 87400
M 55 - 6,3 19 17300
NGC 6818 Nebulosa Planetaria 9,9 17 6500
NGC 6822 Galassia 9,3 15,5 x 13,5 1630000
M 75 Ammasso Globulare 8,2 4,1 67500
SCORPIONE – SCORPII – SCO
Lo Scorpione è una costellazione dello zodiaco, essendo una delle più brillanti costellazioni del cielo, si individua con estrema facilità ed è uno dei principali riferimenti nel cielo stellato. Lo Scorpione non è una costellazione particolarmente estesa, ma contiene una disposizione di stelle luminose che ben ricordano la figura di uno scorpione; si trova vicino al centro della Via Lattea, il quale ricade tra le costellazione dell'Ofiuco e del Sagittario. La sua stella più appariscente è la rossa Antares, il cuore dello scorpione. La costellazione si snoda poi verso sudest rispetto ad Antares, dapprima con una concatenazione di stelle di seconda e terza grandezza e poi con un gruppo più raccolto nella parte più meridionale, in sovrapposizione con uno dei tratti più brillanti della Via Lattea. Lo sfondo dell'intera costellazione ad occhio nudo appare molto ricca di stelle, grazie alla presenza di alcune associazioni di stelle giovani relativamente vicine a noi. I mesi migliori per la sua osservazione sono quelli da maggio ad agosto. Nell'emisfero nord è una delle più tipiche figure dei cieli estivi: il suo tramontare subito dopo il tramonto del Sole indica che l'estate volge al termine. Confina a nord con : Ofiuco; a est con : Sagittario, Corona Australe; a sud con : Altare, Squadra; a ovest con : Lupo, Bilancia.
MITOLOGIA
Originariamente, la parte di cielo che ci è nota come Bilancia era infatti occupata dalle chele dello Scorpione. I Greci chiamavano questa zona «chele», una identificazione che ritroviamo nei nomi delle singole stelle della Bilancia. Oggi, a separazione avvenuta, la Bilancia è una costellazione appena più grande dello Scorpione, ma molto meno visibile. Nella mitologia questo è lo scorpione che punse a morte Orione il cacciatore, per quanto ci siano resoconti diversi a riguardo delle circostanze in cui ciò avvenne. Eratostene ne offre due versioni. Nella sua descrizione dello Scorpione dice che Orione cercò di violentare Artemide, la dea della caccia, e che lei mandò lo scorpione a colpirlo, una versione che è sostenuta da Arato di Soli. Ma quando parla di Orione, Eratostene dice che la Terra mandò lo scorpione a pungere Orione dopo che lui si era vantato di potere uccidere qualsiasi animale selvaggio. Anche Igino riporta entrambe le storie. Arato dice che la morte di Orione avvenne sull'isola di Chio, ma Eratostene e Igino la fanno accadere a Creta. In entrambi i casi, la morale è che Orione fu punito per la sua tracotanza. Sembra che questo sia uno dei miti greci più antichi e che la sua origine potrebbe derivare semplicemente dalla sua posizione nel cielo, dato che le due costellazioni sono sistemate una di fronte all'altra in modo che Orione tramonta mentre il suo conquistatore, lo scorpione, sorge.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Alfa Scorpii Antares M1 1,06 604
Lambda - Shaula B1,5 1,62 703
Theta - Sargas F1 1,86 272
Delta - Dschubba B0,2 2,29 401
Epsilon - Wei K2 2,29 401
Kappa - Girtab B1,5 2,39 464
Beta 1 - Akrab B0,5 2,56 530
Ipsilon - Lesath B2 2,70 518
Tau - Alniyat B0 2,82 430
Pi - Vrischika B1 2,89 459
Sigma - Alniyat B1 2,90 734
Iota 1 - Apollyon F3 2,99 1791
Mu 1 - Denebakrab B1,5 3,00 821
Eta - - F3 3,32 72
Zeta 2 - - K4 3,62 150
Rho - - B2 3,87 409
Ni - Jabbah B2 4,00 436
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
Alfa Scorpii 0,96 5,2 2,9 rosso – azzurro
Beta - 2,62 4,92 13,6 azzurro – azzurro
Omicron - 2,89 8,26 20,0 azzurro – bianco
Ni - 4,01 6,30 41,1 azzurro - azzurro
HD 146836 - 5,53 7,3 23,2 bianco – giallo
2 - 4,7 7,2 2,3 azzurro – azzurro
Xi - 4,16 7,30 7,6 bianco - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 80 Ammasso Globulare 7,3 10 32600
M 4 - 5,6 36 7200
IC 4606 Nebulosa Diffusa 10,0 60 460 Antares
M 6 Ammasso Aperto 4,2 25 2000 Farfalla
M 7 - 3,3 80 980 Tolomeo
POPPA – PUPPIS – PUP ( parte settentrionale )
La Poppa (in latino Puppis) è una costellazione dell'emisfero australe. È la più grande e la più settentrionale delle tre costellazioni in cui è stata divisa la vecchia Nave Argo. Stretta fra le brillanti stelle Sirio e Canopo, quasi appare oscurata, ma in realtà è una delle costellazioni più ricche della volta celeste. Dalle latitudini mediterranee è visibile per intero solo nelle propaggini più meridionali. Trovare in cielo la Poppa non presenta difficoltà: la parte più settentrionale si estende infatti ad est di Sirio e del Cane Maggiore, mentre a sud di quest'ultima si trova la parte meridionale, che termina subito a nord della brillante Canopo. La costellazione giace sulla Via Lattea in un tratto estremamente ricco di campi stellari; questa ricchezza è dovuta al fatto che in questa direzione il Braccio di Orione, ossia il braccio di spirale dove si trova anche il Sistema Solare, si presenta in gran parte poco oscurato da nebulosità e polveri galattiche poste a distanze relativamente brevi. Un altro fattore importante è la presenza di uno dei tratti più prossimi della Cintura di Gould, una grande fascia di stelle giovani e luminose. L'area della Poppa appare dunque pervasa da un grandissimo numero di stelle deboli, visibili ad occhio nudo in cieli tersi e, possibilmente, alle latitudini equatoriali o australi; la regione più densamente popolata è quella meridionale, sul confine con le Vele, area in cui si estende la grande associazione di stelle Cr 173. La parte più settentrionale, in particolare verso il confine con l'Idra, appare molto meno ricca di stelle, ed anzi si mostra come una delle aree più oscure del cielo, oscurità accentuata anche dalla presenza tutt'attorno di stelle fra le più luminose del cielo. La Via Lattea nella parte sudoccidentale della Poppa al contrario mostra evidenti segni di oscuramento ad opera di nubi oscure. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre ad aprile; dalle latitudini settentrionali rimane sempre molto bassa sull'orizzonte nelle notti invernali e a nord del 40ºN la parte più meridionale resta sempre invisibile. Confina a nord con : Unicorno; a est con : Idra, Bussola, Vela; a sud con : Carena; a ovest con : Pittore, Colomba, Cane Maggiore.
MITOLOGIA
La costellazione rappresenta la poppa della Nave Argo, sulla quale Giasone e gli Argonauti si imbarcarono alla ricerca del Vello d'oro. L'estesissima costellazione dalla Nave Argo venne divisa in epoca moderna dal Lacaille e sotto questa veste è giunta fino ai giorni nostri, frazionata in tre parti: Poppa, Vele e Carena.
STELLE PRINCIPALI
Stella Nome Spettro Magnitudine Distanza A.L.
Rho Puppis Tureis F2 2,83 63
Xi - Asmidiske G6 3,34 1347
Omicron - - B1 4,40 2470
STELLE DOPPIE
Stella A Magnitudine B Separ. Sec d'arco ( " ) Colori
K 1-2 Puppis 4,41 4,63 9,9 azzurro - azzurro
5 - 5,50 5,67 2,0 giallo - giallo
HD 60855 - 5,66 9,71 19,6 azzurro – bianco
N - 5,83 5,87 9,6 giallo - giallo
OGGETTI PROFONDO CIELO
Dimensioni
Oggetto Tipo Magnitudine Primi d'arco ( ' ) Dist. A.L. Nome
M 47 Ammasso Aperto 4,4 29 1600
NGC 2423 - 6,7 19 2500
M 46 - 6,1 27 5400
NGC 2438 Nebulosa Planetaria 10,8 1,2 x 1,1 2900
NGC 2440 - 9,4 1,2 x 0,8 -
NGC 2467 Nebulosa Diffusa 7,1 15 17000
NGC 2539 Ammasso Aperto 6,5 21 4400
NGC 2571 - 7,0 13 4375